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martedì 8 luglio 2014

Il caso Roswell (8 Luglio 1947)

Un comunicato stampa, forse ingenuamente veritiero, o forse semplicemente maldestro nella stesura, può generare ripercussioni impensabili con riflessi nella società e nella storia perduranti per decenni e decenni. L’autorevolezza della fonte ed il magico mistero che alcune domande senza risposta stuzzicano da sempre la natura stessa dell’uomo, possono generare un fenomeno mediatico di livello planetario anche in un epoca in cui al massimo si sfoglia un buon quotidiano o si ascolta un radio giornale. E’ quello che accadde l’8 Luglio del 1947 nel New Mexico quando la Roswell Army Air Field emise un comunicato stampa, immediatamente ripreso dai quotidiani locali, in cui veniva descritto il recupero di un oggetto volante non identificato da parte del personale militare del campo. Il misterioso materiale sarebbe stato rinvenuto nelle vicinanze di un ranch vicino la località di Roswell.
Dobbiamo però correre indietro con la mente di qualche giorno per raccontare quanto è, o potrebbe essere, accaduto. Roswell è una piccola, assolata ed isolata città. Qualche migliaio di abitanti per lo più allevatori e addetti militari legati alla vicina base aerea. Un luogo piccolo, un luogo isolato, un luogo in cui uno schianto avvenuto a pochi chilometri di distanza non può passare inosservato. E infatti fu così’. William Ware Mac Brazel è un simpatico signore che ogni giorno si occupa dei propri animali e gestisce il ranch di sua proprietà con burbero impegno. La mattino del 4 Luglio la routine di William viene movimentata quando, scrutando in lontananza, nota qualcosa di strano adagiato nei campi del suo ranch. Non riesce ad identificare immediatamente di cosa di possa trattare, forse per il sole già alto che gli disturba l’orizzonte, e si vede costretto d avvicinarsi. A quel punto tutto appare più chiaro a William. O forse no. Sono rottami. Rottami di metallo, lattice e altri materiali che di sicuro, pensa William, non dovrebbero trovarsi li. Un ammasso di asticelle, pezzi di metallo, che si avviluppano in strane contorsioni. “Cosa può essere accaduto?” di domanda Brazel. E poi ci sono quei strani racconti dei coniugi Wilxot che circolano in città da giorni, riguardanti avvistamenti di oggetti volanti nel cielo. Il dubbio pervade il nostro allevatore, che, zelante, si reca dalle autorità locali per informare lo sceriffo George Wilcox e mostrare i resti rinvenuti nella sua proprietà. Brazel conduce lo sceriffo, accompagnato probabilmente da un militare sul luogo del ritrovamento per raccogliere il materiale. I resti vengono analizzati. Pezzi di gomma, stagnola, asticelle di legno, nylon. La provenienza resta però ignota ed il successivo comunicato stampa di cui abbiamo già parlato, peraltro autorevole assai provenendo dalla stessa base dell’aeronautica di Roswell, non fa altro che gettare il primo sassolino di quella che è diventata una valanga che accora ci accompagna, con i misteri e le teorie complottistiche riguardanti i ritrovamenti di corpi di extraterresti, presunti filmati di autopsie, testimoni scomparsi, e tutto quell’alone di mitico mistero che grava attorno alla famosissima Area 51 di cui in tanti, forse troppi, attraverso film, libri, documentari, continuano a svelarci segreti e di cui, certamente, non sono in grado di raccontarvi alcunché io oggi in queste poche righe. 
Ovviamente la versione del ritrovamento di un oggetto volante fu negata immediatamente dal governo e dall'esercito statunitense lasciando spazio alla convincente spiegazione legata alla caduta di una tipologia di pallone sonda usato per determinare la direzione e la velocità dei venti in alta quota. Questo non fermò certamente ufologi e complottisti di tutto il mondo e nemmeno la ricerca di verità più accettabili e terrene. In questo ambito potrebbe risultare realistico ciò che fu scoperto negli anni Novanta a seguito di un'inchiesta parlamentare sul caso Roswell, dove l'aeronautica militare aprì un'indagine interna che portò all’attenzione il Progetto Mogul. A schiantarsi sui campi del New Mexico non fu una sonda meteorologica, bensì un modulo appartenente appunto a questo progetto, un'operazione segreta del governo che aveva lo scopo di monitorare le attività dell'Unione Sovietica e il suo possibile avanzamento nello sviluppo di armi atomiche. 
Questa spiegazione renderebbe plausibili le reticenze, i fraintendimenti, gli inganni governativi, allontanando però le stravaganti teorie ufologiche, disseminate di falsi storici e di prove non certo attendibili. 
Qui termina il mio racconto. Come interpretare le dichiarazioni di fior fior di militari, tra cui il responsabile di quel famoso comunicato stampa, che fino in punto di morte hanno parlato di strani corpi con grandi teste, e di astronavi a forma di uovo occultate negli hangar della base, ve lo regalo come compito per una serata di Luglio.
Luca Fontana

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