43 anni fa moriva a Parigi Jim Morrison. Era il 3 Luglio 1971, aveva solo 27 anni, ma il cantautore americano si era già aggiudicato un posto nell’Olimpo della musica.
Leader dei Doors, Jim Morrison divenne per milioni di giovani un simbolo della rivoluzione culturale degli anni Sessanta.
Con la morte non finì la sua storia, che prosegue al cimitero Pere Lachaise a Parigi, dove ogni giorno la sua tomba è meta di pellegrinaggio per moltitudini di fan o semplicemente curiosi turisti. Sulla lapide c’è un epitaffio in greco antico che significa: “Fedele al suo spirito”.
Intorno a personaggi come Jim Morrison non possono non crearsi leggende. Dopo la sua morte ci si è sbizzarriti in tal senso.
Si dice che sia ancora vivo e abbia inscenato la morte per scappare dalla pesante pressione della popolarità, si dice che sia fuggito in Africa, c’è addirittura chi sostiene che fu ucciso in un complotto dalla CIA per le sue idee contro la guerra del Vietnam. Nel corso degli anni sono state fatte molte congetture, ma l’unica cosa certa è che il 3 Luglio 1971 Jim Morrison è stato trovato privo di vita nella sua vasca da bagno. Arresto cardiaco, possibile infarto la versione ufficiale, overdose da eroina quella ufficiosa.
In fondo cosa importa, bello pensare che in questo momento da qualche parte nel Mondo, un anziano uomo di 71 anni, se la ride mentre i suoi fan lo omaggiano nell’anniversario della sua morte.
“Siamo buoni a nulla, ma capaci di tutto” (Jim Morrison)
Marco Fontana
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