E’ difficile scrivere del 14 Luglio 1789 perché è una data che ha cambiato il mondo. Martedì 14 luglio 1789 i parigini, ormai stremati e disperati, assaltano la Bastiglia, simbolo dell’Ancien Régime, liberando 7 prigionieri (4 falsari, 2 malati di mente e un libertino). Ha inizio così la rivoluzione francese. Perché è così difficile scrivere di questo avvenimento? La storia è piena di insurrezioni, rivoluzioni, guerre e morti; eppure parlare della presa della Bastiglia vuol dire parlare di qualcosa di più di un assalto a una prigione. Quanti di voi sono stati a Parigi? Io ci sono stata 11 anni fa; la Bastiglia non esiste più, totalmente smantellata, esistono solo delle pietre che mostrano il perimetro di quella che, una volta, era la prigione simbolo della monarchia assoluta francese, quella del Re Sole, di Marie Antoinette, di Luigi XVI; eppure quando scendi a Place de la Bastille e vedi sventolare la bandiera francese non puoi fare a meno di pensare alla grandezza della rivoluzione francese: un popolo che si ribella a un sovrano assoluto e da vita alla prima democrazia moderna del mondo. Certo, più che una realtà, in fondo, era un’utopia: la rivoluzione infatti sfocia poi nel terrore e, con la democrazia, la situazione per il popolo in realtà non cambia, ma le idee di “Liberté, ègalité, fraternité” quelle si che hanno cambiato il mondo. Per la prima volta il popolo combatteva per se stesso, per affermare che tutti gli uomini nascono uguali, con gli stessi diritti, e sono liberi. Per noi, nati nel XX secolo nel mondo occidentale, la libertà e l’uguaglianza tra le persone sono concetti basilari, ma non è così in tutto il mondo, e non è sempre stato così. E’ dalla rivoluzione francese chela gente inizia a pensare, a capire; certo, come tutte le guerre, anche la rivoluzione è stata giostrata da qualcuno che voleva il potere, non credo che un contadino potesse partorire le idee simbolo della rivoluzione, semplicemente perché l’ignoranza è la miglior arma dei regimi totalitari, e, all’epoca della monarchia assoluta, l’ignoranza dilagava. Ma nonostante queste ovvie affermazioni, il 14 luglio resta la giornata memorabile della libertà: nonostante l’ignoranza, la superstizione e la paura, il popolo, la gente comune, esattamente come me e te che stai leggendo, è scesa in piazza per affermare i suoi diritti; per la prima volta nella storia si affermava che tutti hanno dei diritti. Senza la presa della Bastiglia, non ci sarebbe stata la rivoluzione francese, non quella russa e forse oggi noi non saremmo liberi.. E’ difficile parlare della presa della Bastiglia, ecco perché lascio la parola a chi ha davvero vissuto questo grande grande cambiamento.. e buona festa della libertà!
Allons enfants de la Patrie, Le jour de gloire est arrivé! Contre nous de la tyrannie, L'étendard sanglant est levé! L'étendard sanglant est levé! Entendez-vous dans les campagnes Mugir ces féroces soldats? Ils viennent jusque dans nos bras Egorger nos fils et nos compagnes!
Refrain
Aux armes, citoyens! Formez vos bataillons! Marchons! Marchons! Qu'un sang impur Abreuve nos sillons! Que veut cette horde d'esclaves, De traîtres, de rois conjurés?
Pour qui ces ignobles entraves, Ces fers dès longtemps préparés?
Ces fers dès longtemps préparés? Français, pour nous, ah! Quel outrage!
Quels transports il doit exciter! C'est nous qu'on ose méditer De rendre à l'antique esclavage! (au Refrain)
Quoi! Ces cohortes étrangères Feraient la loi dans nos foyers! Quoi! Ces phalanges mercenaires Terrasseraient nos fiers guerriers! Terrasseraient nos fiers guerriers! Grand Dieu! Par des mains enchaînées Nos fronts sous le joug se ploieraient! De vils despotes deviendraient Les maîtres de nos destinées! (au Refrain)
Tremblez, tyrans et vous perfides, L'opprobre de tous les partis, Tremblez! Vos projets parricides Vont enfin recevoir leurs prix! Vont enfin recevoir leurs prix! Tout est soldat pour vous combattre, S'ils tombent, nos jeunes héros, La terre en produit de nouveaux, Contre vous tout prêts à se battre! (au Refrain)
Français, en guerriers magnanimes, Portez ou retenez vos coups! Epargnez ces tristes victimes, A regret s'armant contre nous. A regret s'armant contre nous. Mais ces despotes sanguinaires, Mais ces complices de Bouillé, Tous ces tigres qui, sans pitié, Déchirent le sein de leur mère! (au Refrain)
Amour sacré de la Patrie, Conduis, soutiens nos bras vengeurs! Liberté, Liberté chérie, Combats avec tes défenseurs!
Combats avec tes défenseurs! Sous nos drapeaux, que la victoire Accoure à tes mâles accents! Que tes ennemis expirants Voient ton triomphe et notre gloire! (au Refrain)
Nous entrerons dans la carrière Quand nos aînés n'y seront plus; Nous y trouverons leur poussière Et la trace de leurs vertus. Et la trace de leurs vertus. Bien moins jaloux de leur survivre Que de partager leur cercueil, Nous aurons le sublime orgueil De les venger ou de les suivre! (au Refrain)
Caterina Valcarenghi
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