Cerca nel blog

giovedì 18 settembre 2014

Addio Franco Franchi. Intervista impossibile (18 Settembre 1992)

Buongiorno signor Benenato.
Buongiorno a lei. Credo sia il primo negli ultimi cinquant’anni a chiamarmi con il mio vero nome, non ci sono abituato.
Effettivamente è noto a tutti come Franco Franchi. Come mai scelse quel nome d’arte?
Francesco Benenato non mi suonava bene alle orecchie, mi serviva un nome da comico. Franco Franchi mi faceva sorridere.
Siciliano doc, anzi Palermitano doc.
Assolutamente. Ne vado fiero. Sono nato a Monte di Pietà e cresciuto alla Vucciria. Più doc di così.
Infanzia non semplice, vero?
Direi di no. Ero il quarto di diciotto fratelli. Famiglia povera, nonostante il lavoro di papà era dura crescere così tanti figli. Dovetti lasciare la scuola senza completare nemmeno le elementari per lavorare.
Ma aveva un dono.
Diciamo di si. Ero bravo a recitare e a fare ridere la gente.
Come iniziò la sua fantastica carriera?
Mi dilettavo per le vie di Palermo cantando, suonando e recitando filastrocche, quando fui notato da Salvatore Polara, un musicista napoletano, che mi prese nel suo gruppo. Era il 1945. Dopo cinque anni lo abbandonai, ma lo ringrazierò per sempre.
Poi?
Ebbi un periodo buio. Finii addirittura in galera per furto, feci il militare e il posteggiatore al nord Italia. Finchè non tornai in Sicilia e ci fu la vera e definitiva svolta.
Conobbe Ciccio.
No, prima conobbi e sposai Irene, da cui ebbi due splendidi figli. In seguito conobbi Ciccio. Due matrimoni nel giro di poco tempo.
Con Ciccio Ingrassia la carriera si impennò.
Sicuramente. Ci incontrammo quasi per caso per le vie di Palermo. Iniziammo a lavorare insieme e girammo ben 132 film insieme. Con grande successo.
Quali film ricorda con maggior piacere?
Senza dubbio “Due mafiosi contro Goldginger”, “Ciccio perdona…io no!”, “I due sergenti del Generale Custer”.
Francis Ford Coppola ha dichiarato: “Franco Franchi non era un siciliano, era il siciliano. Non era un comico, era il comico”.
Se lo dice Coppola, non posso fare altro che togliermi la coppola.
E dopo la gloria arrivò la malattia.
Già. Bastarda. Mi ammalai al fegato. Cirrosi epatica. Mi piaceva mangiare bene e tanto, magari ogni tanto abbondavo anche col bere, ma non ero un alcolizzato. Morii il 18 settembre 1992 a soli 64 anni.
Al suo funerale erano presenti migliaia di persone.
L’ho saputo. Ne vado fiero.
Grazie signor Franco.
Grazie a lei. Grazie a tutti.
Marco Fontana

Nessun commento:

Posta un commento