Luca Fontana
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martedì 30 settembre 2014
La prima “stampa” di Gutenberg (30 Settembre 1452)
“L'autostrada informatica trasformerà la nostra cultura tanto drasticamente quanto l'invenzione della stampa di Gutenberg ha trasformato quella del Medioevo”. In tutta onestà non mi è semplice commisurare la portata delle parole con cui Bill Gates nel 1995 presentava al mondo la rivoluzione tecnologica che ci ha poi investito con il nuovo millennio. E, forse, poco mi interessa. Riesco però a percepire e ricordare le emozioni che ho provato quando, recatomi a Washington all’interno della Biblioteca del Congresso, si è stagliata dinanzi ai miei occhietti vispi una delle preziosissime copie tuttora esistenti della “Bibbia a 42 linee” stampata da Johannes Gutenberg. Uno dei libri più preziosi del mondo. Il primo libro stampato nella Storia, quantomeno in quella del vecchio continente. Una rivoluzione di portata inimmaginabile. Il tenace lavoro degli amanuensi sostituito dalla ”stampa a caratteri mobili” congegnata dall’inventore di Magonza. Libri e conoscenza mutarono dimensione proiettandosi, e con essi proiettando il mondo, verso il Rinascimento, in direzione dell’età moderna. Il corso delle umane vicende stava solcando il XV secolo, quando 1282 pagine piombarono a sconvolgerle. L’innovazione di Gutenberg consisteva nell'allineare i singoli caratteri formando una pagina che, una volta cosparsa di inchiostro, veniva pressata sulla carta. I caratteri, in quanto mobili, potevano essere riutilizzati ed essendo creati in leghe di metallo erano molto resistenti. Non come le matrici di stampa fino a quel momento utilizzate che venivano ricavate da un unico pezzo di legno consentendo ovviamente di stampare sempre la stessa pagina fino alla rottura della matrice. Così, in pochi decenni ci furono regalati, migliaia di titoli, milioni di copie. Alfabetizzazione, scrittura, disponibilità rapida e relativamente economica per testi di ogni genere e materia. Una nuova epoca dello sviluppo della comunicazione umana, una vera rivoluzione nella trasmissione delle idee e del sapere che risultò determinante per la rapida diffusione del pensiero rinascimentale. Si racconta che Gutenberg morì solo ed in relativa povertà. Triste destino che la Storia ha regalato a molti dei propri geni che ne hanno cambiato il corso. Probabilmente non si rese nemmeno conto dell’immenso valore della propria opera. Sicuramente non avrebbe mai potuto immaginarsi l’effetto dirompente sullo sviluppo della società europea e quindi su ciò che essenzialmente noi oggi siamo diventati. Se possiamo godere della giusta valorizzazione dell'uomo e della sua dignità, un uomo posto al centro del mondo, libero e protagonista della storia è grazie alla cultura, alla circolazione delle informazioni e del sapere e Gutenberg fu il volano che ne permise la diffusione di massa. Per questo, attraverso un pizzico di emozione manifestata in quel giorno a Washington, lo voglio ringraziare.
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