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lunedì 1 settembre 2014

La tragedia di Beslan (1 Settembre 2004)


Sono passati dieci anni. L’1 Settembre 2004 a Beslan, città dell’Ossezia del Nord, 32 ribelli divisi tra fondamentalisti islamici e separatisti ceceni occuparono una scuola.
Era il cosiddetto “giorno della conoscenza”, quando i bambini presenziano alla cerimonia di apertura accompagnati da genitori e parenti.
Un giorno di festa che si trasformerà in 72 ore di calvario, terrore e sangue che culmineranno nel pomeriggio del 3 Settembre con un clamoroso spargimento di sangue nel tentativo da parte delle forse speciali russe di liberare gli ostaggi. 
Perderanno la vita 386 persone, tra cui forse dell’ordine, genitori, sequestratori, personale di soccorso, ma soprattutto loro i bambini. 186 per la precisione, gli “Angeli di Beslan”.
Sequestratori armati di bombe, cinture esplosive ed armi automatiche chiusero nella scuola più di mille ostaggi, chi sopravvisse alle sparatorie fu costretto a ricorrere alle cure psicologiche dopo lo shock di quei tre giorni di follia.
Finita la crisi. Come sempre succede, si iniziarono a studiare le possibili colpe, ma a me questo interessa meno, ciò che più conta è ricordare le vittime innocenti che con la politica, la guerra e la violenza non volevano avere a che fare. Mi interessa ricordare le famiglie distrutte e gli “Angeli di Beslan”.
Marco Fontana


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