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martedì 16 settembre 2014

La notte delle matite spezzate (16 Settembre 1976)

Tra il 1976 e il 1983, in Argentina, sotto il regime della Giunta militare capeggiata dal Jorge Rafael Vileda sono scomparse quasi 30.000 persone. Desaparecidos. Uomini e donne la cui unica colpa era di pensarla diversamente da una feroce, grigia, assurda dittatura. Dissidenti, a volte nemmeno quello. Ragazzi. Come Maria Claudia Falcone, Horacio Ungaro, Claudio de Acha, Panchito Lopez Muntaner, Daniel Racero e Maria Clara Ciocchini. La notte del 16 Settembre 1976 fu il loro turno. Erano solo sei ragazzi, impegnati nel movimento degli studenti a La Plata e le loro rivendicazioni, in quelle settimane, riguardavano il boleto estudiantil, una tessera che garantiva uno sconto sui libri di testo e sul prezzo del biglietto dell’autobus. Sei ragazzi prelevati dalla polizia mentre dormivano nelle loro abitazioni. Di loro non si avranno più notizie. Ragazzi che in pochi momenti vedono trasformare il gioioso slancio giovanile, una felicità effimera ed ingenua, premio per la realizzazione degli ideali di giustizia, all’inferno dell’arresto, delle carceri segrete, dei campi di detenzione, della tortura, della violenza immotivata e cieca; il tutto con una rapidità tremenda che sconvolge le vite e le menti di ragazzi che nemmeno potevano immaginare che nel loro Paese si potesse arrivare a tanto. Mai avrebbero pensato di divenire vittime di una repressione scientificamente studiata, definita “la notte delle matite spezzate”. Un programma criminale attuato con lo scopo di eliminare qualunque forma di protesta e di dissidenza. Torture, omicidi politici, sparizioni, assenza di processi penali. Il tutto all’insegna della massima segretezza. Gli anni passarono, la Storia proseguì il proprio cammino, il progressivo trapelare delle notizie in merito alla repressione delle proteste e della inspiegabile scomparsa di oppositori o dissidenti si fecero sempre più pressanti e le vicende del nostro piccolo pianeta portarono dopo sette anni alla caduta del regime. Si riuscì quindi a scoperchiare questo anfratto maleodorante della Storia ed a far emergere quanto accadde in quei terribili anni in Argentina, Di migliaia di persone a tutt’oggi non abbiamo ancora notizia e mai ne avremo. Tra queste ci sono quei sei ragazzi, che in fondo erano solo delle fragili matite spezzate troppo presto.
Luca Fontana

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