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sabato 5 aprile 2014

20 Anni dalla morte di Kurt Cobain (5 Aprile 1994)

Kurt Cobain
Era il 5 aprile 1994, la cosiddetta generazione X perdeva il suo leader. Moriva infatti Kurt Donald Cobain. Leader dei Nirvana, chitarrista, cantante e anche pittore, di lui oggi rimangono frasi celebre e magliette, simbolo di una generazione che non sa come liberarsi da quel dolore di vivere che ucciderà lo stesso Cobain. « Nirvana significa liberazione dal dolore, dalla sofferenza e dal mondo esterno e questo si avvicina al mio concetto di punk. » un dolore da cui lui però non si è mai liberato. Kurt aveva tutto, una moglie, una figlia, soldi, fama,successo, salute, ma aveva anche una fragilità rara,un modo tutto suo di vedere il mondo e di farcelo vedere attraverso la sua musica Aveva tutto, anche una forte depressione. Aveva tutto anche una dipendenza da eroina. Aveva tutto ma "…ho perso la gioia di vivere. Meglio andarsene con una vampata, che morire giorno dopo giorno. A volte mi sembra di timbrare il cartellino, quando sto per salire sul palco. Da anni ho perso il gusto della vita e non posso continuare ad ingannare tutti. Il peggior crimine è l'inganno. Ho bisogno di staccarmi dalla realtà per ritrovare l'entusiasmo che avevo da bambino. Sono anni che non provo più niente. Ho perso tutto l'entusiasmo. Anche la mia musica non è più sincera." 
È il 5 aprile 1994, un colpo di fucile alla testa strappa una leggenda al mondo, un marito a Courtney Love e un padre alla piccola Frances Bean. Il medico legale ritrovò una dose elevatissima di eroina nel suo corpo. Solo qualche settimana prima, proprio in Italia, aveva tentato il suicidio con un cocktail di farmaci. « Incontrandolo, ho avuto l'impressione di una persona di una sensibilità estrema, indifesa, che difficilmente riuscivi a guardare negli occhi, con uno sguardo di paura come di un cucciolo braccato dal mondo » ha detto di lui Serena Dandini. Era il 23/2/1994 e quella sarebbe stata l'ultima apparizione di Kurt Cobain. A vent'anni dalla morte il suo mito è più vivo che mai e c'è chi, forse a ragion veduta, dice che è stato uno stupido, che aveva tutto e ha gettato via tutto per un capriccio. Forse chi dice questo però non sa che soffriva di disturbo bipolare, non ha mai provato ad alzarsi la mattina e a non trovare la forza per combattere. Sempre facile giudicare, ma difficile capire. Dal mio punto di vista cerco di non giudicarlo. Solo una profonda disperazione può portarti a compiere un atto estremo. Ma se penso a lui, ai suoi ultimi attimi me lo immagino così: sigaretta in bocca, lacrime agli occhi e una canzone in sottofondo che dice: 
" I will move away from here 
You wont be afraid of fear 
No thought was put into this 
I always knew to come like this 
Things have never been so swell 
I have never failed to feel pain pain pain" 
( Me ne andrò via da qui 
Non sarai più spaventata dalla paura 
Nessuno ci aveva pensato 
Ho sempre saputo che sarei arrivato a questo 
Le cose non sono mai state così intense 
Non ho mai fallito a provare dolore dolore dolore) 
Ciao Kurt!!!
Caterina Valcarenghi

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