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giovedì 24 aprile 2014

Composizione della Marsigliese (24 Aprile 1792)

Dipinto: Rouget de Lisle canta la Marsigliese
Il 24 Aprile 1792, in piena Rivoluzione Francese, Claude-Joseph Rouget de Lisle compose quello che diventerà tre anni dopo l’inno nazionale francese: La Marsigliese.
In seguito alla dichiarazione di guerra della Francia all'Austria, il sindaco di Strasburgo chiese al compositore di scrivere un canto di guerra. Fu così che tornando a casa le sera del 24 Aprile ebbe l’ispirazione e compose l’inno che sarebbe ben presto diventato la “chiamata alle armi” della Rivoluzione Francese e che assunse il nome di “Marsigliese” proprio perché cantato in strada dai volontari che arrivavano a Parigi proveniente da Marsiglia.
Riproporre tutto il testo sarebbe un po’ lungo, quindi scrivo solo la strofa che ritengo più emozionante, la seconda.
[…]ux armes, citoyens (Alle armi, cittadini)
Formez vos bataillons, (Formate i vostri battaglioni)
Marchons, marchons! (Marciamo, marciamo!)
Qu'un sang impur (Che un sangue impuro)  
Abreuve nos sillons! (Imbeva i nostri solchi!)
Que veut cette horde d'esclaves, (Che vuole quest'orda di schiavi,)  
De traîtres, de rois conjurés? (Di traditori, di re congiurati?)  
Pour qui ces ignobles entraves, (Per chi questi ignobili ostacoli,) 
Ces fers dès longtemps préparés? (Questi ferri da tanto tempo preparati?) 
Français, pour nous, ah! Quel outrage (Francesi, per noi, ah! Che oltraggio) 
Quels transports il doit exciter! (Che fervori deve suscitare!)
C'est nous qu'on ose méditer (È noi che si osa pensare)
De rendre à l'antique esclavage![…] (Di restituire all’antica schiavitù) 
Seppur nostri cugini, seppur “sportivamente parlando” nostri nemici, il loro inno mi fa venire brividi ogni volta che lo ascolto. 
Marco Fontana

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