Immagine dell'esecuzione di Fabrizio Quattrocchi |
Il 14 aprile 2004 moriva in Iraq un uomo, per alcuni un mercenario, per altri un eroe. Moriva con queste parole "vi faccio vedere come muore un italiano". 10 anni fa moriva in Iraq Fabrizio Quattrocchi. L'opinione che una persona ha sulla sua uccisione riflette le idee politiche e il giudizio (filo o anti americano) che si ha sulla guerra in Iraq, ma qualunque sia l'opinione nessuno può negare di aver sentito un brivido alla schiena capendo quella frase e sentendo quel colpo di pistola sparato a bruciapelo alla tempia. tutti abbiamo visto quelle immagini, c'é chi ha pianto, chi ha pensato che se l'è meritato, chi lo ha definito un grande patriota e chi lo ha chiamato mercenario venduto e fascista.
Io di tutto questo ho un'immagine di una ragazza rannicchiata sulle scale e gli occhiali scuri a nascondere un dolore incontenibile. Quella ragazza si chiama Alice, con Fabrizio si doveva sposare. Di tutte le polemiche, gli intrighi e le idee a lei non importava, aveva perso il suo grande amore. Oggi, a 10 anni dalla morte, mentre l'Italia ancora si divide tra chi dice che se stava a casa sua non sarebbe successo nulla e chi lo definisce un orgoglio della patria, a me viene in mente solo quella ragazza rannicchiata nel suo dolore e una canzone "..ora che è morto la patria si gloria di un altro eroe alla memoria..ma lei che lo amava aspettava il ritorno di un soldato vivo, di un eroe morto che ne farà..se accanto nel letto le è rimasta la gloria di una medaglia alla memoria" (F.De Andrè)
A 10 anni da quel giorno mi domando come stia e lascio agli altri il giudizio su Fabrizio Quattrocchi, le polemiche sul ricordare o no in uomo morto in Iraq, facendo un lavoro per alcuni versi criticabile, lascio agli altri le polemiche che non mi appartengono, che non mi interessano.
Spero solo che ad Alice la vita abbia riservato un sorriso.
Caterina Valcarenghi
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