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venerdì 18 aprile 2014

Elezioni I Legislatura della Repubblica Italiana (18 Aprile 1948)

Il 18 Aprile 1948 gli italiani furono, per la prima volta, chiamati alle urne per eleggere il loro Parlamento.
La Liberazione dal Nazifascismo e il conseguente clima di collaborazione tra le forze politiche sembrava già un ricordo. Nel 1947 si era accesa una forte contrapposizione ideologica, acuita dai rapporti internazionali con altri paesi.
Il Presidente del Consiglio De Gasperi e la sua Democrazia Cristiana appoggiavano il Presidente Americano Truman e il Piano Marshall che invece risultava fortemente inviso alle sinistre e portò al emarginazione dei comunisti nel governo presieduto da De Gasperi. 
La fine della collaborazione tra tutti i partiti antifascisti non bloccò i lavori, già avanzati, dell'Assemblea Costituente che terminarono il 22 dicembre 1947, con la firma della Costituzione da parte del Capo di Stato provvisorio Enrico De Nicola. A seguito di ciò l'Assemblea Costituente fu sciolta e furono indette le elezioni politiche.
Che avvennero appunto domenica 18 Aprile 1948.
La Democrazia Cristiana si aggiudicò la maggioranza relativa dei voti e quella assoluta dei seggi, caso unico nella storia della Repubblica. Questo straordinario successo rese il partito guidato da De Gasperi il punto di riferimento per l'elettorato anticomunista e il principale partito italiano per quasi cinquant'anni fino al suo scioglimento nel 1993.
Uscirono sconfitti il Partito Comunista e quello Socialista oltre che missini, monarchici e liberali che si videro nuovamente molto ridimensionati.
Le elezioni furono importanti innanzitutto perché erano le prime per l’elezione diretta del Parlamento da parte di tutti gli italiani (si votò con suffragio universale) e inoltre fissarono per lungo tempo alcuni capisaldi della Repubblica Italiana: la DC sempre vincente, l'esclusione dei comunisti da ogni governo, l'adesione dell'Italia al blocco occidentale, la presenza di forti partiti di massa, il sistema elettorale proporzionale puro e l'influenza più o meno marcata delle gerarchie ecclesiastiche nella politica.
Marco Fontana

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