Il 3 Giugno 1944 con il Patto di Roma, nasceva o meglio rinasceva, il più antico sindacato italiano, la Confederazione Generale Italiana del Lavoro, meglio nota come CGIL.
Con il regime fascista i sindacati vennero sciolti, ma le forze sindacali continuarono a vivere clandestinamente sotto la guida di Bruno Buozzi, sindacalista socialista, che verrà però, successivamente, ucciso dai nazisti proprio il giorno dopo del Patto di Roma.
L’Italia era ancora in guerra, ma Giuseppe Di Vittorio del partito comunista, Achille Grandi della democrazia cristiana e Emilio Canevari del partito socialista decisero di costituire un sindacato ufficiale unitario su tutto il territorio nazionale che rappresentasse i lavoratori, tutti i lavoratori, a prescindere dal loro credo politico e religioso e con il comune obiettivo di combattere il fascismo e aiutare la lotta partigiana.
Qualche anno dopo, nel 1950, dalla CGIL si scinderanno la CISL e la UIL.
Queste tre sigle sindacali guideranno negli anni successivi le lotte dei lavoratori di tutto il paese.
Marco Fontana
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