8 ore di combattimento, quasi 40000 persone tra morti e feriti. E’ il 18 Giugno 1815, siamo nel territorio belga del villaggio di Mont Saint Jean, stiamo parlando della battaglia di Waterloo.
L’esercito francese guidato da Napoleone contro le truppe britanniche e prussiane dirette rispettivamente da Duca di Wellington e dal feldmaresciallo Gebhard Leberecht von Blücher.
Una grande battaglia che segnerà la fine di Napoleone che, sconfitto, verrà esiliato sull’isola di Sant’Elena dove morirà sei anni dopo.
Napoleone era convinto di vincere, ma fin dai primi attacchi i britannici si rivelarono un avversario tenace, ostinato nella difesa e in grado di prolungare i combattimenti senza disgregarsi; inoltre ben presto i prussiani attaccarono le truppe napoleoniche dalla destra.
La strategia di Napoleone era stata infatti quella di dividere i suoi avversari e affrontarli separatamente, ma dalle prime ore del pomeriggio i francesi dovettero invece combattere anche con le colonne prussiane.
Uno dei fattori decisivi per l'esito finale della battaglia fu la pioggia torrenziale notturna che costrinse i francesi a non poter sferrare l’attacco alle prime ore dell’alba come era nell'intento di Napoleone, inoltre uno dei punti di forza di Napoleone era nell'artiglieria, ma il terreno di battaglia era ridotto a un pantano tale da ridurre drasticamente l'efficacia dei cannoni. Per attendere che il terreno assorbisse almeno un po' d'acqua, l'attacco non fu sferrato che verso mezzogiorno. Questo ritardo comportò che l'esercito prussiano giunse sul campo in tempo per decidere le sorti lungamente in bilico dello scontro.
Una delle più grandi battaglie della storia, la fine di uno dei più grandi condottieri della storia. Il 18 Giugno 1815 rimarrà sempre una data indimenticabile.
Marco Fontana
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