Sul fiume Hudson al centro della baia di Manhattan, sulla rocciosa Liberty Island, è sempre li, pronta ad accogliere milioni di visitatori ogni anno.
Una donna con una toga che regge nella mano destra una fiaccola, simbolo della libertà, e nella sinistra un libro con la data del 4 Luglio 1776, giorno dell’Indipendenza Americana. Ai piedi ci sono delle catene spezzate che simboleggiano la liberazione dal potere straniero e in testa si appoggia una corona a sette punte, i Sette Mari.
Acciaio, rame e una basamento in granito. Progettata da Frédéric Auguste Bartholdi e costruita da Gustave Eiffel (lo stesso dell’omonima Tour Eiffel), i lavori durarono poco più di un anno.
La statua arrivò a New York in 1883 casse e quindi fu assemblata nella baia. Fu un dono dei francesi agli americani in segno di amicizia.
In realtà quella di New York è una copia della prima Statua della Libertà (non il contrario come molti credono), che si trova a Parigi, sulla Senna.
Arrivando a Liberty Island col battello la figura della Statua della Libertà che sovrasta il cielo toglie assolutamente il fiato.
Un simbolo di New York, un simbolo degli Stati Uniti d’America, un simbolo di Libertà.
Marco Fontana
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